Il gruppo Brianza Alcoolica nasce nel novembre del 1985. Per la precisione, lo striscione fa il suo ingresso in Curva Nord in occasione di un Inter – Juve terminato 1-1 dopo l’esonero di Castagner e occupa sin da subito lo spazio alla destra degli Ultras. Era già dall’anno prima che i fondatori Marzio, Pierangelo, Marco “Briegel”, Andrea, Marcuccio, Alberto e la Monichina, che si riunivano attorno al Bar Spavento di Milano (zona Gorla) ed erano tutti già navigati per quanto riguarda la frequenza in curva, avevano in mente di creare un gruppo tutto loro, tanto che era già apparso un primo striscione “Rebels” in occasione di un paio di trasferte (Cremona e Como) e un primo abbozzo di striscione “Brianza Alcoolica” era comparso anche a Madrid, in occasione della semifinale di Coppa UEFA dell’aprile ‘85. 

Brianza Alcoolica a Madrid in Coppa Uefa (Aprile 1985) . Como-Inter 1984/85 striscione Rebels.                                          La prima pezza (usata sia in casa che in trasferta) si presenta a strisce sottili orizzontali nerazzurre sovrastate dalla scritta “Brianza Alcoolica” in arancione. Il telo era stato gentilmente offerto dall’Inter Club “Radio Work Quarto Oggiaro” e i ragazzi del gruppo non fanno altro che farvi aggiungere le lettere. Leggenda vuole che una parte di quel lunghissimo telo – quella che non serviva allo striscione – sia stata poi regalata ai tifosi del Bisceglie per farne una loro pezza.

Inter-Atalanta 1986/87 .                                                                                                                                                                        Il nome scelto dal gruppo prende spunto dalla collocazione geografica dei suoi fondatori, mentre l’aggettivo “alcoolica” esprime lo spirito goliardico e scanzonato dei membri del gruppo. Si tratta di uno dei primi gruppi “alcoolici” sorti nel panorama ultras italiano e, proprio per la sua originalità, il nome del gruppo diventa ben presto molto noto. Per la precisione, all’inizio il nome esteso doveva essere “Hell’s Angels Brianza Alcoolica” ma tale denominazione aveva trovato il netto contrasto da parte della società Inter, che non voleva nomi o simboli in qualche modo riconducibili a fatti o personaggi “violenti”. Si decide allora di rimanere “Brianza Alcoolica” ma questa scelta, se possibile, provoca ancora più disapprovazioni. Epocali sono quindi le peripezie per fare entrare la pezza all’interno dello Stadio di San Siro (dai passaggi furtivi attraverso il bar della tribuna centrale fino a veri e propri “passamano” dalla stradina del galoppatoio) fino a quando i Boys decidono, senza troppi fronzoli, di metterla per qualche domenica sopra il loro striscione, ponendo così fine alle lamentele societarie.

Como-Inter 1985/86 .                                                                                                                                                                             Sin dall’inizio, il gruppo si mostra attivo e collaborativo all’interno della Nord, partecipando alle trasferte, alle riunioni ed a tutte le attività organizzate dalla curva, sempre in prima linea, insieme agli altri gruppi, anche in tutte le situazioni “calde” piuttosto frequenti in quegli anni. 

15 novembre 1986, Italia-Svizzera 3-2 a San Siro, qualificazioni Europeo, Brianza Alcoolica  al fianco degli Skin. I numeri del gruppo, verso la fine degli anni ’80, sono sempre più in crescita, con il coinvolgimento di molti ragazzi provenienti anche da Milano città e provincia. Strettissimi, peraltro, sono i rapporti con il gruppo “Milano Nerazzurra” ed il suo leader storico.

9 febbraio 1989 Inter-URSS 2-2 , amichevole a Monza.

All’inizio della stagione 88/89 la vecchia pezza viene sostituita in casa da uno striscione nerazzurro di stoffa pesante con la scritta bianca “Brianza” sopra in grande e “Alcoolica” più in piccolo sotto. Fa la sua comparsa quello che sarebbe poi divenuto il simbolo e marchio di distinzione del gruppo: il Corto Maltese. 

Il Corto Maltese (a dire il vero una sua non fedelissima copia) era sin dal 1984 il logo del gruppo “Win For Us”, sorto sulle ceneri degli “Ultras Sez. Gallarate”, ed era stato ideato e disegnato in maniera artigianale per essere poi apposto sul loro striscione. Nel riposizionamento dei gruppi della stagione 88/89, i responsabili di “Win For Us” decidono di fare omaggio alla Brianza del simbolo. 

Altri elementi distintivi del gruppo che nascono in questo periodo sono il coro “You’ll never drink alone”, chiaro riferimento all’inno del Liverpool, di cui il Presidente e fondatore del gruppo non ha mai nascosto di essere un grande fan, nonché l’utilizzo di bandieroni originali e unici nel loro genere, dal “W L’INTER” scritto a caratteri cubitali alla linguaccia dei Rolling Stones (altro “pallino” del Presidente), rivisitata in chiave nerazzurra. 

Il gruppo tocca il suo apice negli anni dell’Inter tedesca a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ‘90, partecipando in prima fila a trasferte leggendarie (Ascoli, Monaco, Malmo, Vienna, Roma in finale UEFA, dove espone il famoso “Siamo venuti a ritirare la coppa”, solo per citarne alcune). Sono anni in cui la Curva Nord è tra le tifoserie più temute e rispettate in tutto il panorama europeo, e la Brianza non è certo da meno. 

Anni ’90  Brianza Alcoolica a Londra.                                                                                                                                              Con gli anni ’90, il gruppo, come il resto della Curva, vive un periodo di leggera flessione, dovuto sia agli scarsi risultati della squadra che al mancato ricambio generazionale, ma rimane sempre attivo grazie (soprattutto) al carisma del suo Presidente. 

Roma-Inter finale Coppa Uefa 1990/91.                                                                                                                                                In questo periodo, il gruppo si dota anche di apposito striscione da trasferta (fino all’inizio dei ’90 viene ancora utilizzato il primo striscione casalingo), il lunghissimo e pesantissimo telone di stoffa nerazzurro con la scritta gialla “Brianza Alcolica” (con una “o” sola) che, per motivi di spazio, viene quasi sempre ripiegato lasciando fuori la sola “Brianza”. 

Chievo-Inter 2004/05.                                                                                                                                                                             Dopo la metà degli anni ’90, la Brianza Alcoolica, anche per ragioni anagrafiche, perde alcuni elementi storici, ma vede finalmente la comparsa di nuove e nuovissime leve, alcune portate nel gruppo da fratelli maggiori o da parenti e amici più grandi. Si apre quindi un nuovo ciclo e il gruppo vive un periodo di rinnovato fulgore, sia nelle trasferte  italiane ed europee (da menzionare la presenza nello sfortunato preliminare di Champions League a Helsinborg), che in tutte le altre attività di curva (di questo periodo sono gli striscioni più irriverenti e sprezzanti nei confronti di avversari, stampa e sistema calcio). 

9 agosto 2000, Helsinborg-Inter preliminari Champions League.Il gruppo accoglie ormai tra i suoi membri tantissimi ragazzi, alcuni addirittura da fuori la Lombardia. Nascono le sezioni Trentino, Veneto e Borgosesia.

Lazio-Inter  finale Coppa Uefa 1997/98 a Parigi.                                                                                                                                 Nella stagione 99/00, lo storico striscione casalingo, ormai usurato, lascia spazio ad una nuova pezza in tela ignifuga, con grafica molto simile alla precedente, ad eccezione delle lettere gialle che ricordano i caratteri del logo Campari. Ai lati della scritta campeggiano il simbolo dell’Inter ed il Corto Maltese, questa volta disegnato da uno dei componenti del gruppo. Con l’inizio del nuovo millennio, la Brianza si conferma sui livelli del periodo precedente, con le nuove leve che cominciano ad assumere una maggiore esperienza e responsabilità all’interno del gruppo. Lo striscione calca tutti i palcoscenici in cui l’Inter è presente, a volte quale unica rappresentanza della Nord, come capita a Lisbona in occasione del preliminare di Champions del 2002. 

Sporting Lisbona-Inter preliminari Champions League 2002/03.                                                                                             Sono gli anni in cui il fenomeno calcio cambia in maniera irreversibile, con l’avvento delle pay tv, l’allontanamento dagli stadi e la pesante repressione nei confronti degli ultras. La Brianza, come tutta la Nord, partecipa in grandissimo numero e in prima fila alla manifestazione ultras indetta nell’estate del 2003 ed a tutte le occasioni d’incontro del neonato “Movimento Ultras”. Nella stagione 2006/2007, anche a causa dell’ondata repressiva susseguente al caso Raciti, il gruppo vive un momento di forte crisi. Tutto nasce dall’imposizione delle autorità pubbliche di eliminare la scritta “Alcoolica” dallo striscione, in quanto ritenuta violenta. Molti nel gruppo, sia tra i fondatori che tra quelli della seconda ondata, mal sopportano questo abuso, ritenendolo infondato e illogico, e decidono di abbandonare lo stadio. 

C’è aria di scioglimento, che viene scongiurato con una sorta di “presa di mano” da parte di un vecchio membro, con al seguito un drappello di giovani. Alcuni “vecchi” decidono di rimanere, seppur in seconda fila, ritenendo che l’amore per l’Inter e per il gruppo vengano prima di qualsiasi altra cosa. Lo striscione viene quindi sostituito con l’attuale telo recante la scritta “Brianza 85”, ma la nuova leadership non riesce a trascinare il gruppo, nonostante la buona volontà soprattutto dei più giovani. Per tale motivo, paradossalmente, proprio nel momento più bello per i colori nerazzurri, coincidente con il Triplete del 2010, la Brianza vive il suo momento di maggior crisi, con una spaccatura ormai insanabile tra alcuni membri del gruppo. 

Solo con la stagione 2012-2013, grazie al ritorno in prima fila di alcuni “vecchi”, tra cui il Presidente (sempre presente nonostante tutto), e con l’ingresso di nuovi elementi giovani ma già dotati di una spiccata mentalità ultras, il gruppo si rinsalda. Col tempo, la Brianza acquisisce sempre più numeri, forza e coesione, tanto che gli elementi più anziani ed esperti non devono far altro che tracciare la strada ai nuovi arrivati e, dopo un breve periodo di assestamento, consegnano a quest’ultimi le redini del gruppo. La Brianza Alcoolica oggi è un gruppo di ragazzi giovani, provenienti sia da Milano che dall’Hinterland (ma con uno zoccolo duro orgogliosamente “brianseul”), un nuovo responsabile e una struttura organica e omogenea, in cui ognuno ha il suo compito e la sua responsabilità. I “vecchi” ci sono ancora ma, dopo aver passato il testimone, hanno fatto un passo indietro, restando comunque ancora un punto di riferimento e di confronto. Il gruppo, nonostante repressione e diffide varie, è sempre molto attivo e porta il suo contributo all’interno della Curva Nord, partecipando a tutti gli aspetti della vita da stadio, dall’organizzazione delle trasferte, alla realizzazione delle coreografie, passando per la fanzine, il Covo, etc.

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